Con il diffondersi del trail running e delle gare offroad, i bastoncini non sono più appannaggio solo degli appassionati di trekking e nordic walking, ma anche dei trailer che spesso li utilizzano in occasione di salite o gare particolarmente lunghe
Sempre più spesso, oltre ai nordic walker, è possibile vedere podisti che, correndo in montagna, utilizzano i bastoncini telescopici. Ma di cosa si tratta? Semplicemente di bastoncini da trekking richiudibili che alcuni atleti utilizzano anche durante le gare di trail running per aiutarsi in salita o in discesa.
Dileggiati da alcuni perché ritenuti scomodi o ‘adatti a chi cammina, non a chi corre’, i bastoncini non sono né universalmente utili né totalmente inutili. Se, infatti, è stato dimostrato che in salita consentono dal 15 al 30 per cento di sforzo in meno, evitando di ‘pesare’ sulla schiena, anche in discesa aiutano le ginocchia, oltre a fornire ulteriori punti di appoggio, soprattutto in occasione di declivi ripidi. Durante le corse in piano, invece, i bastoncini possono effettivamente risultare scomodi, ma non particolarmente, se ripiegabili o telescopici in quanto, in questo caso, potrebbero anche essere attaccati alla camel bag, lasciando quindi le braccia e le mani libere.
Importante è, ovviamente, la giusta scelta del bastoncino che non deve essere né troppo lungo né troppo corto: il braccio piegato, con il bastoncino in mano, deve infatti creare un angolo di 90° con il corpo, tale da impedire sovraccarichi su schiena, spalle e braccia.
Nel caso, infine, che decideste di utilizzarli per correre in salita, ma su asfalto, il consiglio è quello di sostituire il puntale in acciaio con uno di gomma, più resistente e molto meno rumoroso.
Trattandosi, quindi, di una scelta totalmente soggettiva, come sempre il consiglio è quello di provarli in allenamento, testandoli su differenti terreni e condizioni, così da capire se facciano o meno al caso vostro… e ricordate, la prima volta, di farvi ‘prendere la misura’ dei bastoncini da qualcuno che se ne intenda!