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MARTA PORETTI: “VENTO FREDDO, PIOGGIA MA IO SAREI ANDATA AVANTI!”

Marta racconta l’esperienza all’Adventure Race Kong Vinter e del Giro al colle di San Michele

Marta Poretti ci racconta della sua esperienza nell’Adventure Race Kong Vinter (che sta per Re dell’Inverno) in Danimarca, che si è tenuta lo scorso 10 gennaio, nell’unico team di italiani. Una gara in orientamento con frazioni di corsa, kayak e mtb. Gara che si tiene in condizioni estreme, tanto che proprio a causa del meteo gli organizzatori sono stati costretti a sospendere la gara dopo 14h.

Marta racconta: “Abbiamo fatto in totale circa 40km a piedi, 60km in mtb e 15km da paura in kayak!

Restavano circa 15km in orienteering e 60km in mtb orienteering.

Non si stava in piedi e in kayak di notte mi sono vista maluccio su quei trabiccoli con un vento pazzesco e una corrente mai a favore!!”

Riguardo alla decisione di sospendere: “Vento freddo, pioggia ma io sarei andata avanti! Certo non era proprio easy ma sono convinta che alla fine la nostra caparbietà avrebbe fatto la differenza sugli altri. Io ero anche ben coperta! Sotto tutto Oxyburn, maglia maniche corte, maglia maniche lunghe con zip, calzamaglia e calze lunghe, le mie mitiche calze pesanti. In testa nella corsa l’affezionatissimo Oxybuff. Nella bici sono passata al passamontagna e l’Oxybuff è finito al collo.”

Per saperne di più sulla Kong Vinter: www.kongvinter.dk

 

Nonostante reduce dalla trasferta danese, Marta non si ferma mai e ci racconta del Giro al colle di San Michele, un combinata, competitiva su un percorso di circa 27 km da fare prima a piedi e poi in mtb.

Dice Marta: “Terreno molto fangoso! A piedi contenta, ho spinto non troppo e le gambe giravano bene.

In mtb ho ampio margine di miglioramento, in bici nel fango avevo fatto un po’ di esperienza danese e mi muovevo abbastanza bene. Niente paura delle pozze e del fango. Va Preso di petto. …come sulla neve, se sei in trazione, la macchina non sbanda!”. Nemmeno le cadute la fermano: “Ok, un voletto l’ho fatto ma sul fango è un materasso!”

“In conclusione pur avendo sbagliato alla fine del percorso a piedi, cosa che mi ha fatto perdere almeno un paio di minuti, sono riuscita a fare il percorso in bici in 3 minuti meno che a piedi.

Seconda a piedi e nella mtb, la classifica combinata era sulla somma dei tempi e quindi sono arrivata prima.

Anche in questo caso abbigliamento Oxyburn, con maglia maniche lunghe, pantaloni lunghi, calze a mezzo polpaccio e l’Oxybuff per la corsa, mentre per la mtb ho adottato la stessa tenuta della Danimarca ma senza il passamontagna.”

 

E cosa ha in serbo per Marta il futuro? “Credo mi iscriverò a “La Grande Corsa Bianca”. Non ho fatto molto sci alpinismo, molta mtb. Però è una gara troppo bella. Mal che vada si arriverà strisciando anche sulle ginocchia!”