Il trentaquattrenne ciociaro, già eroe della New York City Marathon, si impone alla XVIII Maratona Provincia di Latina – Città di Sabaudia con una prova di grandissimo livello. Secondo classificato, Marco Romano, a più di undici minuti.
Correre non è da tutti, anche se lo fanno in molti. Correre tanto e forte, invece, è cosa da pochi. Ma mettersi dietro cinquantamila avversari per dieci chilometri durante la più famosa maratona del mondo, ecco, questa è un’impresa che riesce solo ad un atleta ogni tanto. Quest’anno l’impresa in questione è riuscita a Carmine Buccilli, trentaquattrenne tra i più forti mezzofondisti ed ultramaratoneti del panorama podistico italiano: la gara in questione è la New York City Marathon.
Un exploit occasionale? Dieci chilometri di gloria? Niente di tutto questo. A dimostrazione di ciò, la prova con la P maiuscola che Carmine ha portato a termine domenica 6 dicembre, in quel di Latina e Sabaudia, palcoscenico su cui si è disputata la Maratona di Latina – Città di Sabaudia, vincendo la 42km e portandosi a casa anche il record della gara con il tempo di 2h19’14”, a due minuti e mezzo esatti dal suo personal best, fatto registrare quest’anno a Rotterdam con 2h16’44” e, soprattutto, precedendo Marco Romano, secondo classificato come nel 2014, di più di undici minuti.
Partito con l’intenzione di cimentarsi in un test sui trenta chilometri, un po’ come era già successo a New York, nel momento di tirare i remi in barca, un Carmine Buccilli stratosferico ha invece valutato di avere ancora gambe per ‘asfaltare la gara’… e così ha fatto, conquistando il record della maratona pur rallentando vistosamente negli ultimi chilometri.
Sarà merito anche delle calze a compressione Oxyburn che usa sempre in allenamento e gara? Noi pensiamo di si!